Nella pratica delle tecniche di difesa personale Krav Maga, è fondamentale tenere ben presente il contesto nell'ambito del quale determinate strategie difensive devono essere applicate. Ecco perché all'interno del video corso Krav Maga Efficace, vengono dettagliatamente illustrate le diverse tipologie di violenza che affliggono la nostra società.
Il panorama delle diverse tipologie di violenza è molto variegato e il manuale di Autodifesa Strategica, incluso nel video corso Krav Maga Efficace, contiene una classificazione completa.
Vediamo di fornire una spiegazione riassuntiva all'interno di questo articolo.
More...
Violenza per affermazione sociale (il rituale dettato dall'orgoglio)
Alla base di molti fenomeni di violenza, c'è il tentativo di difendere il nostro status, l'immagine che (a nostro giudizio) gli altri hanno di noi.
Molte risse nascono proprio dal desiderio di non vedere intaccata la nostra immagine, secondo rituali di scontro fisico analoghi a quelli che avvengono tra membri della stessa specie animale.
Può nascere tutto da uno sguardo o una parola sbagliata, per arrivare progressivamente alla violenza fisica.
Basterebbe interrompere questo rituale per tornare a casa indenni senza dover ricorrere alla parte pratica della difesa personale Krav Maga e a tutte le sue tecniche: parate, pugni, colpi, calci, leve, ecc.
E facendolo consapevolmente si supererebbe qualunque sensazione di orgoglio ferito. La difesa personale Krav Maga non è un duello.
Per questo motivo, non raccogliere le provocazioni verbali: è la prima regola dell'autodifesa Krav Maga in questi frangenti.
Spesso, può essere sufficiente andarsene. In altri casi, si può rispondere intelligentemente “Scusa, non era mia intenzione” con tono fermo e calmo, non sottomesso.
Ricorda di lavorare sullo sviluppo del corretto atteggiamento.
Non fissare un potenziale attaccabrighe poiché sarebbe segno di sfida. Puoi spostare lo sguardo di lato senza abbassarlo (questa tecnica ti consente di non mostrare inferiorità).
Spesso nasce tutto da un’aggressività repressa, che non si può sfogare in altri contesti.
A livello psicologico, la vittima diventa la rappresentazione di ciò che nella vita l’aggressore odia (il proprio lavoro, la propria situazione sentimentale, ecc.).
Prova a rispondere alla seguente domanda scegliendo, tra le tre opzioni, quella che ti sembra essere la più valida…
Cosa faresti se in un locale insultassero la tua fidanzata o ci provassero con lei in modo volgare e sgradevole?
(Se sei una ragazza, esegui ugualmente questo test / esercizio indicando quale risposta secondo te dovrebbe dare un ragazzo).
- Eseguirei un attacco preventivo come prima tecnica di difesa personale Krav Maga, dato che è chiaro che la situazione sta per volgere in rissa.
- Discuterei con loro verbalmente in modo che capiscano che non è il caso di andare oltre.
- Prenderei per mano la ragazza e, lasciando sul bancone i cocktail già pagati e ancora da finire, me ne andrei via dal locale.
Sono gli individui insicuri che rispondono alle provocazioni, che si preoccupano di quello che la gente intorno può pensare, che temono di fare “brutta figura”.
Se sei davvero sicuro di te, non importa ciò che la gente intorno penserà quando ti girerai e te ne andrai.
L’uomo che si sente realmente forte non ha bisogno di dimostrarlo. Per questo ignora tutti, prende e se ne va.
Se sei una ragazza dovresti ammirare chi si comporta in questo modo, non chi, per mostrare a tutti la propria virilità, risponde alle provocazioni.
Pertanto, la risposta corretta è la numero 3.
Diventare esperti di difesa personale Krav Maga può portare ad accrescere la fiducia in sé stessi in misura tale da emanare un'aura di sicurezza, calma e imperturbabilità.
Molto spesso, tutto questo produce l’effetto immediato di dissuadere i potenziali attaccabrighe rendendo superfluo l'utilizzo di tecniche di combattimento pratiche (pugni, calci. ecc.).
Violenza predatoria
Diverso è il caso di una violenza dettata da un'azione criminale, volta ad ottenere qualcosa (rapina, violenza sessuale, ecc.) e non a difendere il proprio status.
In questo caso, il criminale non vuole dimostrare la sua supremazia.
Il suo obiettivo è quello di ottenere qualcosa, e per questo qualcosa non esita ad infliggere danni alla vittima.
Per questo tipo di violenza possiamo usare l'analogia di un rapporto preda - predatore, tra esemplari di diverse specie animali.
E le tecniche Krav Maga di difesa personale e di prevenzione devono tenere conto di questo principio.
Il predatore vuole il denaro della vittima, oppure uno stupro, o realizzare una sua fantasia, o punire per qualcosa.
Sceglierà come vittima qualcuno dall'aria debole, distratta e passiva, magari rimasto da solo, in un momento e in un luogo in cui tutto è a suo vantaggio, colpendo all'improvviso e con decisione.
Se il tuo atteggiamento è quello debole, pauroso e distratto di una potenziale vittima, magari con spalle curve e camminata insicura, è più facile che il predatore scelga te come preda.
E, come ti puoi immaginare, se l'attacco è già in corso, ti risulterà più difficile difenderti.
L’aggressore, in questo caso, cerca di non destare sospetti.
Frequentemente, agisce in posti isolati (parchi, parcheggi, ecc.), magari al termine di un pedinamento, evitabile se fossi stato in codice giallo (vedi il codice dei colori).
Se si rende conto di essere scoperto, molto spesso rinuncia.
In certi casi, può anche essere ben vestito e non sembrare un delinquente.
Qualche volta è nervoso, e dovresti notarlo: fidati del tuo istinto. L’adrenalina può far sì che abbia gli occhi spalancati, e magari tiene una mano (o magari solo il palmo della mano) nascosta per tenere un’arma.
Ti risulterà facile capire se si tratta di una persona nei confronti della quale dovrai adottare una delle strategie di difesa personale insegnate nel video corso Krav Maga Efficace:
In base a quanto ben dettagliato da Geoff Thompson nel suo testo L’arte di combattere senza combattimento, la prima arma usata da un aggressore di questo tipo è il dialogo e, di conseguenza, la distrazione cui segue la distruzione della vittima.
Si avvicina facendo una domanda, chiedendo indicazioni, l’orario o di accendere una sigaretta.
Lo fa per distrarti e ridurre le tue possibilità di autodifesa: se giri la testa per dare le indicazioni o abbassi gli occhi per guardare che ore sono, ti può colpire o puoi trovarti con un coltello alla gola.
La prima semplice tecnica di difesa personale Krav Maga da adottare in questo caso è tenerlo a distanza e "alzare la palizzata" utilizzando la guardia nascosta, descritta in precedenza.
Ricordiamo che nella difesa personale Krav Maga, la guardia nascosta prevede:
- Mani aperte tra noi e lui (una più avanti, l’altra più indietro), pronte a difendersi, parare e colpire.
- Un piede più avanzato e l’altro più arretrato (i piedi non in linea ma larghi quanto le spalle).
Le mani aperte, caratteristiche della guardia nascosta, non rappresentano un segnale minaccioso e dimostrano che non sei intenzionato a combattere. Ma, allo stesso tempo, sei pronto a colpire e a difenderti se dovesse essere necessario.
Usa un tono di voce molto deciso. Alcune frasi che puoi usare sono queste:
- “Fermati lì dove sei, ti rispondo da qua!” a qualcuno che chiede informazioni e si avvicina in modo sospetto rapidamente.
- “Non fumo” e facendo segno di “no” con l’intera mano avanzata siamo già in posizione di guardia nascosta.
- “Stai lì, cazzo, fermo!”, “Fermo, porca puttana!” se abbiamo capito chiaramente le sue cattive intenzioni.
ESERCIZIO: Prova ad immaginare diverse situazioni in cui potresti trovarti, in cui non sai se chi ti si avvicina è realmente un aggressore oppure no, e cerca di visualizzare come ti comporteresti. Fallo a voce alta e con convinzione.
In un luogo particolarmente isolato, potrebbe anche non esserci alcun preambolo: senza dialogo l’aggressore può eseguire il suo agguato, quindi il livello di allerta in questo contesto dev’essere massimo.
Violenza predatoria a scopo di rapina
Se capiamo che l'aggressore da noi vuole solo dei soldi, la cosa migliore da fare è limitarci a darglieli.
Meglio non rischiare e tornare a casa con €200 o un cellulare in meno che portarci addosso tutta la vita i segni (fisici, psicologici, legali) di uno scontro che potevamo evitare.
Violenza predatoria di tipo sessuale
Spesso accade che le vittime di violenza sessuale non oppongono strenua resistenza, perché temono che l'aggressore le picchi selvaggiamente per punirle di aver sfidato la sua “virilità”.
Hanno questa sensazione e, frequentemente, il loro timore è fondato.
Tuttavia, è altrettanto vero che, in genere, un aggressore fugge se la vittima sfodera la sua grinta e si difende in modo inaspettato.
Il consiglio migliore dunque, per una donna che in tale frangente decide di combattere, è quello di farlo in maniera totale, usando tutta la sua energia e determinazione.
Il problema è che, normalmente, la vittima “non si autorizza” a reagire, resistere, difendersi e combattere.
Per questo i corsi di Krav Maga non solo ti devono insegnare ad eseguire correttamente le tecniche specifiche per la difesa personale (o autodifesa) femminile... ma ti devono anche preparare psicologicamente a metterle in pratica in caso di necessità.
Questo è quello che emerge dall'articolo Tradita dall'angelo: cosa succede quando la violenza bussa e la gentilezza risponde? di Debra Anne Davis, che parla del proprio stupro, e di come, in quei drammatici momenti, qualcosa dentro di lei le impedì di essere “scortese” e di usare tutta la propria aggressività per resistere e lottare.
I media e la società ci hanno convinti che la donna non possa difendersi da un uomo, e che in generale abbia bisogno di un altro uomo che la salvi.
Le bambine sono state educate ad aspirare ad essere principesse, dolci e gentili, e non guerriere.
Non importa che tu sia una ragazza esile e di fronte ti ritrovi un uomo di 100 kg, colpiscilo con tutta la tua energia e in ogni caso non avrai rimpianti per non aver tentato tutto il possibile: dita negli occhi, gomitate al viso, pugni alla gola, ginocchiate ai genitali, morsi, graffi e armi improvvisate.
La questione fondamentale è che devi autorizzarti a nuocergli: hai il permesso di usare qualunque scorrettezza, puoi attaccarlo per prima.
La tecnica giusta è secondaria in tutto ciò.
Anche un piccolo gattino può trasformarsi in una belva, tirare fuori gli artigli e graffiare e non c’è verso che si faccia acchiappare se non vuole.
E ricorda: ogni violenza o tentativo di violenza sessuale dev’essere denunciato, anche se magari il responsabile è un conoscente.
Se non viene fermato il violentatore continuerà con altre donne.
Lo stesso discorso vale anche per i pedofili, che vanno avanti finché in un modo o nell’altro non vengono fermati.
La violenza del branco
In questo caso, è il gruppo che vuole mostrare il suo predominio a chi è estraneo al gruppo stesso.
La vittima viene considerata una non-persona e qualunque cosa farà (suppliche, passività, reazione) verrà interpretata come prova della sua diversità, giustificando un ulteriore aumento di violenza.
È questa la modalità d'azione di movimenti politici estremisti, gruppi terroristici, ecc.
Secondo lo stesso sergente Rory Miller, esperto di tecniche di difesa personale Krav Maga di cui abbiamo già parlato nella homepage, anche le forze dell'ordine non sono esenti dal rischio di trasformarsi in autori di atti di violenza di questo tipo.
Se un agente va oltre il consentito, può succedere che altri agenti del gruppo possano seguirne l'esempio.
La cosa più importante da capire, se ci si ritrova ad essere aggrediti da un gruppo, è che se si riesce a colpire e neutralizzare il capobanda, è spesso possibile mantenere sotto controllo l’intero gruppo.
Le tecniche di difesa personale Krav Maga contro la violenza del branco devono tenere sempre presente questo principio.
La violenza di gruppo può essere utilizzata in modo “predatorio” anche da rapinatori e stupratori: uno di loro distrae la vittima, mentre gli altri l’aggrediscono quando meno se l’aspetta.
Minaccia di violenza
Tra violenza e minaccia di violenza c'è una profonda differenza: il tempo a tuo vantaggio per agire.
Quando sei minacciato con un coltello puntato, il malintenzionato non ti ha ancora attaccato con un atto violento, ti ha solo comunicato la sua intenzione di farlo.
Cogli al volo questa opportunità e sfruttala a tuo vantaggio.
Usando l'intelligenza, se qualcuno ti minaccia dicendo “Ti riempirò di botte” hai alte probabilità di cavartela, perché puoi prepararti e decidere cosa fare: scappare, chiamare la polizia, procurarti un'arma, ecc.
Stalking
Si tratta di una persecuzione, che può sfociare anche in un’aggressione sessuale.
Può essere portata avanti anche da un ex o da qualcuno conosciuto più o meno bene.
Bisogna dirgli chiaramente: “Basta, sparisci, non mi interessi!”.
Le mezze misure lo illudono e la persecuzione continuerà. Se dovesse continuare, occorre chiamare il 112.
Anche un “amico” può tentare la violenza sessuale.
Nell’estate del 2017, mentre ero in vacanza in Croazia con la famiglia, mi è capitato di essere coinvolto in un episodio di stalking.
Eravamo in un parco pubblico.
Una ragazza sui vent’anni si è seduta vicino a mia moglie e ha iniziato a piangere.
Mi sono avvicinato anch’io, e lei mi ha spiegato che il tizio che stava seduto sulla panchina dietro di noi, a poca distanza, la perseguitava da alcuni giorni.
Lo conosceva appena, alloggiavano entrambi nello stesso ostello.
Appena il tizio ha visto che la ragazza mi parlava se ne è andato.
Ho deciso allora di accompagnarla fino al posto di lavoro, proprio lì di fronte, e l’ho invitata a chiamare la polizia.
Non occorrono ulteriori conferme: se ti accorgi che ti fa la posta vai alla Polizia o dai Carabinieri dove potrai presentare querela o richiedere che venga ammonito.
Conclusione
I praticanti di difesa personale Krav Maga e, in particolare gli istruttori, devono acquisire una conoscenza approfondita delle diverse tipologie di violenza che caratterizzano la società in cui viviamo.
Ciò è essenziale per poter far fronte ad aggressioni di diverso genere nel modo più adeguato e con le tecniche più adatte.
Scopri le tecniche di prevenzione e di autodifesa più immediate ed efficaci all'interno del video corso Krav Maga Efficace: